Pronti? Apriamo il blister di oggi!
Nelle pillole precedenti abbiamo definito NAD, i suoi ruoli e individuato le fonti di precursori che permettono all’organismo di sintetizzarlo. E più volte l’abbiamo chiamato “molecola della longevità”. Ma cosa significa esattamente? Vediamolo.
Negli ultimi anni, diversi studi scientifici hanno messo in evidenza che i livelli di NAD+ nell’organismo diminuiscono nel corso del tempo. Ad oggi sappiamo che la diminuzione dei livelli di NAD+ è collegata a due fenomeni: la riduzione della sua biosintesi e l’aumento del suo consumo.
Da una parte, invecchiando diminuiscono i livelli del principale enzima deputato alla produzione di NAD+, chiamato nicotinamide fosforibosil transferasi, a causa – o almeno così si pensa – di alterazioni del ritmo circadiano, dell’aumento delle citochine e dello stress ossidativo, che insieme contribuiscono allo stato di infiammazione cronica latente.
Dall’altra, nel corso del tempo si accumulano segnali di stress sia interni, come lo stress ossidativo, sia esterni, per esempio gli effetti dei raggi UV, che stimolano l’attività di enzimi che richiedono NAD+ per funzionare. Di conseguenza, il consumo di NAD aumenta.
In questo modo, però, si crea un corto circuito, in cui la scarsa disponibilità di NAD+ compromette la risposta dell’organismo agli stress, contribuendo a far emergere condizioni e malattie associate all’invecchiamento.
Con l’avanzare dell’età l’organismo sintetizza meno NAD ma allo stesso tempo ne consuma di più. Così i livelli di NAD calano e la risposta agli stress è meno efficiente
Tra i principali enzimi NAD-dipendenti ci sono le sirtuine, una famiglia di 7 proteine implicate in processi cellulari legati alla salute e alla longevità. Le sirtuine si attivano in presenza di minacce o condizioni di stress metabolico, mettendo le cellule in stand-by e concentrando tutte le risorse sulla loro sopravvivenza. Se l’attività delle sirtuine risulta compromessa per carenza di NAD, aumenta il rischio di sindrome metabolica, di diabete e di problemi cardiovascolari. Al contrario stimolare l’attività delle sirtuine, attraverso la combinazione di attività mirate e opportuni stimoli biochimici, sembra mettere un freno a questi fenomeni tipici dell’invecchiamento. E la somministrazione di NAD booster è una delle strategie più promettenti.
Dell’importanza del NAD non abbiamo ancora finito di occuparci. Nella prossima pillola approfondiremo il ruolo del NAD come modulatore della risposta immunitaria e di come potrebbe essere coinvolto nella Covid-19.
Pillola di curiosità
Uno studio del 2019 pubblicato su Cell Metabolism ha dimostrato che l’accorciamento dei telomeri, un altro fenomeno tipico dell’invecchiamento e che porta le cellule a morire, influisce negativamente sull’attività delle sirtuine. La ricerca, però, mostra anche come la somministrazione di NAD booster riesca a riattivare le sirtuine e a stabilizzare i telomeri. NAD e sirtuine sono i principali stabilizzatori del DNA.
La nostra pillola di longevità si conclude qui, ma non il nostro viaggio insieme alla scoperta di molecole e ricerche, selezionate dal Comitato scientifico di SoLongevity.
Insieme a questa puntata potrete trovare i riferimenti bibliografici e altri contenuti che speriamo vi appassionino e possano aiutare a svolgere al meglio il vostro lavoro.
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Continuate a seguirci e alla prossima pillola!