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In che modo l’organismo si protegge da possibili minacce? Le strategie sono tantissime, dalle barriere fisiche e chimiche ai meccanismi dell’immunità innata e adattativa. In questa pillola parleremo dei nostri primi sistemi difensivi e di quali micronutrienti servono per mantenerli efficienti.
La prima linea di difesa dell’organismo sono la pelle e le mucose, delle barriere fisiche e chimiche che proteggono da potenziali patogeni e altre minacce presenti nell’ambiente. Per essere efficienti queste barriere devono essere integre sia a livello strutturale che funzionale, perciò occorre che l’organismo sia ben rifornito di micronutrienti immunomodulanti, cioè di quelle vitamine e quei minerali tanto importanti per la loro manutenzione. Vitamina A e zinco, per esempio, mantengono l’integrità strutturale e funzionale della pelle e della mucosa. La vitamina C, invece, promuove la sintesi del collagene nel tessuto epiteliale; migliora anche la differenziazione dei cheratinociti e la proliferazione e la migrazione dei fibroblasti. La vitamina E, poi, protegge le membrane cellulari dai danni causati dai radicali liberi generati dal metabolismo. Anche il ferro e il magnesio sono importanti per pelle e mucose. Il primo sostiene la differenziazione e la crescita del tessuto epiteliale, il secondo aiuta a proteggere il DNA dal danno ossidativo.
I micronutrienti sono indispensabili per la manutenzione di pelle e mucose, che sono la prima linea di difesa dell’organismo
Quando gli agenti esterni potenzialmente pericolosi riescono a superare le barriere fisiche e chimiche, interviene la seconda linea di difesa dell’organismo. Si tratta dell’immunità innata, ossia l’insieme di meccanismi attivati dalla presenza di antigeni estranei all’interno del corpo. Comprende sia molecole antimicrobiche presenti nel siero, come gli interferoni e le proteine del complemento, sia cellule, come i fagociti e le cellule Natural Killer.
Anche per le componenti dell’immunità innata i micronutrienti sono fondamentali. La vitamina C, in particolare, aumenta i livelli sierici delle proteine del complemento. Queste molecole hanno il compito di contrassegnare i patogeni favorendo il loro legame coi fagociti e quindi la loro eliminazione, ma sono anche in grado di attirare altre cellule immunitarie, e di distruggere le membrane dei batteri e gli involucri dei virus.
La vitamina A, invece, aiuta a regolare il numero e la funzione delle cellule Natural Killer, che servono a distruggere le cellule infettate dai patogeni. La loro attività citotossica è mantenuta e migliorata dalle vitamine B6, B12, C ed E, dal folato e dallo zinco. Le cellule Natural Killer, inoltre, sintetizzano potenti peptidi antimicrobici e di segnalazione detti defensine e catelicidine, la cui espressione è regolata dal calcitriolo, cioè la forma attiva della vitamina D.
Sia la vitamina A che il calcitriolo, poi, regolano l’attività dei macrofagi, che sono un’altra componente cellulare dell’immunità innata. Entrambi i micronutrienti stimolano la produzione della molecola pro-infiammatoria TNF-alfa, che alimenta l’azione antimicrobica dei macrofagi stessi.
Il calcitriolo, però, interviene anche nel ridurre l’espressione di altre citochine pro-infiammatorie aumentando invece quella di citochine anti-infiammatorie. Questa azione di modulazione della risposta infiammatoria è svolta anche da diversi altri micronutrienti, come lo zinco e la vitamina B2, anche detta riboflavina.
Il loro ruolo è dunque essenziale per mantenere l’equilibrio tra la necessità di eliminare le potenziali minacce e quella di non nuocere eccessivamente all’organismo.
L’immunità innata è la seconda linea di difesa dell’organismo: dalle sue componenti molecolari a quelle cellulari, ogni meccanismo necessita di micronutrienti per funzionare correttamente
Questa veloce, non esaustiva, carrellata rende comunque evidente quanto i micronutrienti immunomodulanti siano fondamentali per l’organismo. Mantenere livelli ottimali di micronutrienti, tuttavia, non è sempre facile. Anche nei Paesi industrializzati come l’Italia le carenze multiple di micronutrienti sono diffuse e possono esacerbare il rischio di infezione. Quando raggiungere le dosi minime necessarie per garantire un’efficiente risposta immunitaria è difficile, Solimmune di Solongevity costituisce un valido aiuto. La sua formulazione è studiata per soddisfare le esigenze del sistema immunitario, sfruttando le specifiche biodisponibilità dei micronutrienti e le loro sinergie. Solimmune è adatto anche per affrontare più serenamente i cambi di stagione, soprattutto per le persone sensibili a infezioni virali anche a seguito di terapie cortisoniche prolungate. Aiuta a risolvere la sensazione di stanchezza e i dolori muscolari persistenti.
Nella prossima pillola di longevità parleremo dei meccanismi dell’immunità adattativa, cioè della memoria del sistema immunitario, e di come i micronutrienti immunomodulanti intervengano per mantenere funzionalità e efficienza anche delle risposte difensive più specifiche.
Pillola di curiosità
Gli stessi micronutrienti che modulano l’attività immunitaria e ne migliorano l’efficienza agiscono anche sul microbiota intestinale, che, a sua volta, interagisce con il sistema immunitario. La vitamina D3, per esempio, influenza la composizione della flora batterica e riduce lo stato infiammatorio della mucosa intestinale. Alcuni studi, infatti, evidenziano una correlazione tra la sua carenza, la disbiosi e l’aumento dell’infiammazione a livello dell’intestino.
La nostra pillola di longevità si conclude qui, ma non il nostro viaggio insieme alla scoperta di molecole e ricerche, selezionate dal Comitato scientifico di SoLongevity.
Insieme a questa puntata potrete trovare i riferimenti bibliografici e altri contenuti che speriamo vi appassionino e possano aiutare a svolgere al meglio il vostro lavoro.
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Continuate a seguirci e alla prossima pillola!