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Resveratrolo, un possibile aiuto anche contro Covid

Articolo di SoLongevity Research
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Antiossidante e antinfiammatorio, il resveratrolo sembra avere anche azione antivirale, limitando la replicazione del Sars-Cov-2 nelle cellule dell’epitelio nasale

 

Di cosa parla questo articolo

  • Il resveratrolo è una sostanza naturale con azione antinfiammatoria e antivirale
  • In uno studio il resveratrolo ha dimostrato di aiutare a contrastare gli effetti più gravi del Covid-19 se utilizzato sulle mucose nasali
  • Il resveratrolo è un antiossidante e da anni è utilizzato negli integratori come anti-aging, per contrastare le malattie croniche e promuovere le performance cognitive

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Una possibile azione “antivirale”

Contro il coronavirus, un possibile aiuto potrebbe arrivare dal resveratrolo, una sostanza naturale che ha dimostrato di avere una doppia azione: antivirale, perché può impedire la replicazione dei virus, e antinfiammatoria, che potrebbe aiutare a contrastare gli effetti più gravi di Covid se utilizzato per via topica, direttamente sulle mucose nasali. A suggerirlo è stato un gruppo di esperti italiani sulle pagine di Frontiers of Immunology, presentando i risultati (ancora preliminari) di alcuni esperimenti in cui il resveratrolo ha dimostrato di diminuire sensibilmente la replicazione di Sars-Cov-2 (il virus che causa Covid-19) nelle cellule dell’epitelio nasale. Come integratore, d’altronde, il resveratrolo è utilizzato da anni per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che contrastano l’insorgenza di malattie croniche ed esercitano un effetto antiaging sul nostro organismo. Viste le tante promesse di questa meraviglia del mondo vegetale, ecco una breve storia del resveratrolo e delle sue proprietà.

Resveratrolo: di cosa parliamo?

resveratrolo Il resveratrolo è una molecola naturale contenuta in molti tipi di frutti, tra cui l’uva, i lamponi, i gelsi

Da un punto di vista chimico si tratta di un fenolo non flavonoide, cioè di un composto organico prodotto naturalmente da diverse specie vegetali. Per le piante, il resveratrolo è fondamentalmente un antiparassitario, che le aiuta a difendersi dall’attacco di batteri, funghi ed altri patogeni. Una fortuna per gli esseri umani, perché questo fa sì che il resveratrolo sia contenuto in alte quantità in molti tipi di frutta, come l’uva, i lamponi, i gelsi, i mirtilli, ma anche nelle arachidi. Per sfruttare appieno le sue proprietà antinfiammatorie e anti-invecchiamento è possibile anche ricorrere agli integratori alimentari, ricordando però non che sono tutti uguali: gli effetti, infatti, cambiano notevolmente in base al dosaggio e alla combinazione con altri ingredienti, che possono potenziare, o depotenziare, gli effetti del resveratrolo.

Il resveratrolo è un polifenolo con proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, e sembra anche in grado di diminuire la replicazione del coronavirus responsabile della Covid-19

Quali sono i limiti?

Nonostante le tante proprietà, il resveratrolo ha anche alcuni “punti deboli”. Ad esempio, viene definito a “scarsa biodisponibilità”, perché non ha una buona capacità di passare la barriera cellulare nella sua forma pura, e le cellule hanno quindi difficoltà ad utilizzarlo anche quando è presente all’interno dell’organismo. Questo vale per la sua forma “finale”, ma è possibile aggirare il problema utilizzando un precursore, cioè una molecola che il nostro organismo può utilizzare per produrre il resveratrolo. È il caso della polidatina, una forma glicosilata del resveratrolo che riesce ad attraversare facilmente la barriera cellulare e liberare il suo potenziale benefico. La polidatina ha dimostrato, inoltre, di avere una capacità anche maggiore del resveratrolo di contrastare gli effetti dei radicali liberi, e di attivare alcuni dei percorsi molecolari su cui agisce il resveratrolo.

Quali sono i meccanismi di azione?

Guardando alle sue proprietà benefiche, il resveratrolo è un potente antiossidante, in grado di proteggere le cellule dagli effetti negativi dello stress ossidativo, uno dei principali fattori alla base dell’invecchiamento. È in grado inoltre di contrastare l’infiammazione, un meccanismo che concorre all’insorgenza di malattie croniche nel corso dell’invecchiamento attraverso il cosiddetto inflammaging, cioè un basso livello di infiammazione cronica che con il tempo danneggia i tessuti, accelerandone l’invecchiamento e peggiorando gli effetti delle malattie legate all’età.

 

Il resveratrolo è utilizzato come integratore alimentare per contrastare l’insorgenza di malattie croniche e per un effetto antiaging sul nostro organismo

Sempre più ricerche dimostrano inoltre che il resveratrolo può migliorare il funzionamento dei mitocondri, gli organelli cellulari in cui viene prodotto l’Atp (il carburante utilizzato dalle cellule). Questo effetto deriva principalmente dalla capacità del resveratrolo di modulare l’attivazione delle sirtuine, proteine essenziali per il funzionamento dei mitocondri, e si ritiene che in questo modo la sostanza sia in grado di aumentare l’attività di questi organelli cellulari, contrastando l’insorgenza di disturbi come diabete e obesità, e contribuendo così a migliorare la salute nella terza età.

resveratrolo Il resveratrolo sembra regolare la morte cellulare, migliorando la memoria e le abilità cognitive

Per finire, il resveratrolo sembra capace di regolare l’apoptosi, cioè il processo di morte programmata delle cellule. Un meccanismo fondamentale per eliminare le cellule vecchie o danneggiate, che però può risultare dannoso quando viene attivato in cellule sane, come può accadere nel caso di malattie neurodegenerative o altri disturbi. In questo modo, diminuendo ad esempio l’apoptosi nelle cellule neurali, si ritiene che il resveratrolo sia in grado di promuovere la memoria e le performance cognitive negli anziani.

Insieme al glutatione, al NAD+ e alla polidatina, il resveratrolo è una delle cosiddette “molecole della longevità” su cui si concentra la ricerca SoLongevity. Su questo sito potrete trovare un approfondimento dedicato a ciascuna molecola.

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