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Sirtuine, i 7 geni che ci fanno vivere più a lungo e meglio

Articolo di SoLongevity Research
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Le proteine anti-aging

Si chiamano SIRT e a loro si deve la produzione delle sirtuine, proteine fondamentali che permettono alla cellula di vivere più a lungo. E quindi anche a noi. Gli scienziati hanno cominciato a comprendere come stimolarle farmacologicamente ma anche con interventi sugli stili di vita e con molecole di derivazione naturale

Quando siamo troppo stressati, spesso è necessario fermarsi, concedersi una pausa e riprendere le energie. Una regola che non vale solo per noi, ma anche per le nostre cellule.

Se sono sottoposte a “stress”, infatti, hanno bisogno di riposo per ricaricarsi. E l’evoluzione ha selezionato dei precisi meccanismi che permettono alle cellule di entrare in uno stato di “stand-by”: un sistema di recovery che allunga la vita della cellula e anche quella del nostro organismo. Ma in che modo avviene tutto questo?

Si chiamano geni SIRT e nell’essere umano se ne conoscono sette.

Gli scienziati sono riusciti a individuare una famiglia di geni che svolgono un ruolo fondamentale e che, per questo, sono considerati i più importanti geni della longevità. Si chiamano geni SIRT e nell’essere umano se ne conoscono sette.

Questi sette geni sono responsabili della produzione delle sirtuine, proteine indispensabili per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi, che si attivano in presenza di minacce o condizioni di stress metabolico: temperature rigide, scarsità di cibo, pericolo imminente. In tutti questi casi, le sirtuine riducono l’attività di riproduzione cellulare per concentrare tutte le risorse sulla sopravvivenza.

sirtuine, come attivarle Si conoscono diversi modi per stimolare la produzione delle sirtuine, le proteine della longevità: per esempio attraverso il digiuno intermittente o con una semplice riduzione dell’apporto calorico giornaliero, che sono correlati a un aumento della vita media in diverse specie animali.

Oggi raramente ci troviamo nella condizione di provare freddo, fame o di sentirci minacciati, ma l’attività fisica regolare, il digiuno e l’esposizione volontaria a sbalzi termici hanno lo stesso effetto al fine della produzione delle sirtuine.

Le sirtuine sono proteine indispensabili per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi, che si attivano in presenza di minacce o condizioni di stress

Tutti i compiti delle sirtuine

Cosa ha a che fare tutto questo con la longevità? Diversi studi hanno mostrato come l’attività delle sirtuine riesca a rallentare il processo di invecchiamento e possa ridurre il rischio di malattie ad esso correlate, come il cancro, le patologie metaboliche e neurodegenerative.

Se l’attività delle sirtuine è compromessa, aumenta il rischio di sindrome metabolica e diabete, e si aggravano gli effetti delle diete ricche di grassi

Per esempio, si è osservato che se l’attività delle sirtuine è compromessa, non solo aumenta il rischio di sindrome metabolica e di diabete di tipo 2, ma si aggravano anche gli effetti delle diete ricche di grassi.

Inoltre, gli scienziati hanno evidenziato come l’attività delle sirtuine sia fondamentale per il mantenimento della salute cardiaca e per il buon funzionamento del ciclo circadiano, cioè del ritmo sonno-veglia, che sembra subire un importante declino con l’avanzare dell’età. Per tutti questi motivi, le sirtuine sono state definite proteine anti-invecchiamento.

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Ci sono tre modi naturali per attivare le sirtuine: fame, freddo e rischio fisico. CellFasting, il nutraceutico SoLongevity dalla formula brevettata (GluReNAD), sfrutta, simulandola, la via della restrizione calorica per resettare il metabolismo cellulare, riequilibrando lo stress ossidativo e riducendo i parametri infiammatori.

Le strategie che attivano le sirtuine

Oggi si conoscono diversi modi per stimolare la loro produzione: per esempio, come anticipato, attraverso il digiuno intermittente o con una semplice riduzione dell’apporto calorico giornaliero, che sono correlati a un aumento della vita media in diverse specie.

Non solo. Sono state anche identificate molecole di origine naturale – come il resveratrolo – in grado di attivare queste proteine e permettere alla cellula di vivere più a lungo. Un’altra molecola naturale che ha attirato recentemente l’attenzione dei ricercatori è la Vitamina B3, o meglio una sua forma particolare chiamata NR (nicotinamide riboside), definita da alcuni ricercatori come una supervitamina.

sirtuine e cibi Negli ultimi anni si sono accumulate evidenze sperimentali molto solide a favore dell’impiego molecole di origine naturale, fra le quali una forma particolare di Vitamina B3, chiamata Nicotinamide Riboside (NR) per prevenire le malattie dell’invecchiamento. Queste molecole possono oggi essere utilizzate, in tutta sicurezza, nella formulazione di nuovi integratori alimentari che rappresentano una possibilità concreta per prolungare la durata della vita.

Quando entra nelle cellule, NR genera a sua volta una molecola chiamata NAD (nicotinamide adenin dinucleotide) necessaria per l’attività di più di 500 enzimi, fra i quali le sirtuine.

Invecchiando, i livelli di NAD diminuiscono fino a mandare in default molti sistemi enzimatici. Si è visto, però, che la supplementazione alimentare con NR, e con altre supervitamine simili, rigenera i livelli fisiologici di NAD e attiva le sirtuine.

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