La ricerca SoLongevity ha recentemente messo a punto un nuovo integratore nutrizionale di aminoacidiGli aminoacidi sono le sostanze di base che costituiscono le proteine. Ogni proteina è caratterizzata da una precisa sequenza di “mattoni” di aminoacidi. Alcuni sono prodotti dall’organismo trasformando gli alimenti, altri, che l’organismo non riesce a sintetizzare, devono essere assunti direttamente con il cibo. essenziali: AminoAge Plus. Una formulazione innovativa, nata dalla collaborazione con Alessandro Orlandini, medico-formulatore, massimo esperto riconosciuto in Italia nel campo della nutrizione con aminoacidi. Lo abbiamo intervistato per chiarire quando è indicata l’integrazione con aminoacidi, e quali sono le caratteristiche peculiari di AminoAge Plus.
Dott. Orlandini, cosa sono gli integratori con aminoacidi essenziali e a cosa servono?
“Chiariamo innanzitutto un concetto: gli aminoacidi utilizzati dagli esseri umani per fabbricare le proteine, necessarie per la vita stessa, sono 20. Di questi, 9 non possono essere prodotti dall’organismo, ma devono essere introdotti con l’alimentazione e per questo vengono definiti essenziali, indicati con la sigla EAA, dall’inglese Essential Amino Acid. Sono la fenilalanina, la treonina, il triptofano, la metionina, la lisina, l’istidina, la leucina, l’isoleucina e la valina; gli ultimi tre sono detti ramificati per la loro struttura chimica. Miscele di aminoacidi essenziali vengono studiate anche in Italia da oltre 30 anni, soprattutto per la supplementazione di persone con condizioni particolari: pazienti fragili, sportivi, donne in menopausa. le indicazioni sono moltissime. E l’interesse in ambito clinico e preventivo sta crescendo: basta una rapida ricerca su PubMed per individuare oltre 15 mila studi pubblicati, che aumentano al ritmo di oltre 700 l’anno”.
Quali sono le caratteristiche di AminoAge Plus?
“Oltre a fornire i 9 aminoacidi essenziali nella quantità di 6,5 grammi, una delle peculiarità di AminoAge Plus è di contenere 3 ‘booster’ per il sostegno del metabolismo energetico, ossia 3 attivatori che rendono più efficiente l’utilizzo degli aminoacidi stessi e, di conseguenza, la costruzione di nuove proteine nei processi anabolici. Queste 3 molecole sono le componenti iniziali del Ciclo di Krebs che si attiva all’interno di ogni cellula per produrre energia: l’acido piruvico (o piruvato), l’acido citrico e l’acido α-chetoglutarico. I primi passaggi del ciclo sono fondamentali per spingere la produzione di energia e sono regolati proprio da questi 3 acidi tricarbossilici: in particolare, avere inserito il piruvato – che è lo starter – rappresenta una vera novità e un plus rispetto agli integratori di aminoacidi essenziali che normalmente si trovano sul mercato. Inoltre abbiamo osservato che la presenza di acido citrico – che di solito è impiegato come correttore di acidità – fa una grande differenza per le vie di sintesi di proteine”.
In generale, quali vantaggi offre un integratore di aminoacidi rispetto a uno proteico?
“È ben noto che, con l’avanzare dell’età, la capacità da parte dell’intestino di assimilare le proteine animali e vegetali diminuisce fisiologicamente. Se da giovani ci possiamo accontentare di 0,9 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, sopra i 60 anni le tabelle nutrizionali – nazionali e internazionali – raccomandano un introito di 1,2-1,5 grammi di proteine per chilo di peso corporeo. Non perché aumenti il fabbisogno, ma perché se ne assimilano meno. Assumere direttamente gli aminoacidi essenziali dà un vantaggio enorme: i ‘mattoncini’ delle proteine sono già liberi e transitano molto più facilmente dall’intestino verso le cellule, per poter essere utilizzati”.
Per chi è pensato AminoAge Plus?
“È un prodotto SoLongevity, coerente con la filosofia che ispira tutta la ricerca dell’azienda, ossia dare una risposta alle esigenze della popolazione, soprattutto over 40, che vuole mantenersi in salute o recuperare salute, e mantenersi attivo a tutte le età, dal punto di vista sia fisico che cognitivo. Sicuramente è utile per chi fa sport e vuole migliorare le performance, ma considerare solo questo aspetto è riduttivo. Tanto per cominciare, è dimostrato che la supplementazione con aminoacidi essenziali migliora la disbiosi, cioè la composizione del microbiotaL’insieme dei microrganismi (funghi) che popolano l’intestino. intestinale, con un’azione che contrasta l’inflamaging e l’invecchiamento dell’intestino, migliorando a sua volta la sintesi proteica. In secondo luogo, contrasta la sarcopeniaCon il termine sarcopenia s’intende la perdita progressiva di massa muscolare e la conseguente diminuzione della forza; oltre alla riduzione della massa muscolare, si va incontro anche ad un peggioramento di quest’ultima perché:
• il muscolo viene lentamente sostituito da tessuto adiposo (grasso),
• le giunzioni tra fibre muscolari e nervose (giunzione neuromuscolare) tende a degenerare,
• lo stress ossidativo a carico delle fibre muscolari aumenta.
ed è indicata in tutte le situazioni in cui si affrontano diete o si va incontro a cali ponderali. Bisogna infatti considerare che circa il 50% del peso che si perde quando ci si mette a dieta – con o senza l’aiuto di farmaci – è rappresentato da massa magra, cioè muscolo. Anche chi fa digiuno intermittente dovrebbe complementare le ore di digiuno con prese di aminoacidi essenziali, che permettono di tamponare gli effetti del catabolismo. Assumere aminoacidi essenziali in tutti questi casi aiuta a ridurre la perdita di massa magra e ad aumentare quella di massa grassa. Ancora, AminoAge Plus è sicuramente indicato durante le degenze e i periodi di allettamento, considerando che in soli 15 giorni si può perdere fino al 15% di muscolo. Non da ultimo, contrasta le disfunzioni dei mitocondri, le centrali metaboliche delle cellule, dove vengono degradate le proteine per la produzione di energia (ATPL'adenosina trifosfato (ATP) può essere definito la "moneta energetica" della cellula, lo strumento attraverso cui la cellula realizza processi che necessitano di energia (endoergonici) ed è prodotto da reazioni che liberano energia (esoergonici).)”.
Perché è particolarmente adatto per le donne in menopausa?
“Questo è un altro aspetto interessante: siamo i primi ad utilizzare nella formulazione anche il calcio in forma biologicamente disponibile, il calcio piruvato, che lo rende molto più assimilabile rispetto alla forma inorganica. Come è noto, infatti, durante la menopausa la carenza di estrogeni determina una acidosi tissutale che deve essere corretta, e che favorisce la perdita di bicarbonati e calcio da parte soprattutto delle ossa lunghe. Questo porta a una rarefazione trabecolare che può determinare fratture”.
Come agisce sul fronte neuro-cognitivo?
“Gli aminoacidi essenziali svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento della salute neuronale e nella prevenzione del danno neuronale. Per esempio la fenilalanina e il triptofano sono coinvolti nella sintesi di neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina, la noradrenalina, e l’adrenalina. Inoltre la lisina e la metionina sono coinvolti nella produzione di sostanze antiossidanti come il glutatione, mentre la lecitina e la carnitina proteggono i neuroni dai danni ossidativi. Diversi studi suggeriscono un miglioramento della performance cognitiva e una recente analisi ha correlato i livelli sierici di isoleucina, leucina e valina con un minor rischio di demenza. Infine, c’è il razionale per pensare che AminoAge possa essere d’aiuto anche per contrastare la sindrome da Long Covid”.