Come si formano i radicali liberi e quando si parla di stress ossidativo
Sentiamo spesso parlare di stress ossidativo e di radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici., quasi sempre in maniera negativa. Troviamo questi termini in associazione a uno stile di vita poco sano, all’insorgenza di diverse malattie e alla presenza di fattori esterni inquinanti. Quello che spesso viene omesso, però, è che la produzione di radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici. ha due facce: nel caso avvenga in una condizione di disequilibrio prolungato causa danni alle biomolecole, dando luogo allo stress ossidativo, appunto, mentre se viene mantenuta a un livello fisiologico, il cosiddetto eustress ossidativo, è essenziale in molti processi biologici vitali per l’organismo.
Molti processi biologici naturali del nostro corpo – come la respirazione, la digestione del cibo, il metabolismo dell’alcol e la trasformazione dei grassi in energia – producono quei composti chiamati radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici. (o specie reattive dell’ossigeno, Ros). È una questione di cessione di elettroni: quando l’ossigeno entra nelle reazioni energetiche può cedere o accettare elettroni e questo passaggio genera radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici., che sono molecole molto reattive, e molecole antiossidanti (o riducenti). Bisogna precisare che i Ros sono necessari per la vita, perché provvedono alla distruzione dei batteri da parte dei fagociti, e in quantità basse o moderate sono utili per regolare un’ampia varietà di funzioni cellulari. Se prodotti in quantità eccessiva, invece, determinano la modificazione strutturale delle proteine cellulari e l’alterazione delle loro funzioni, causano danni ai lipidi, alle proteine e al Dna e portano all’interruzione di processi cellulari vitali.
In quantità basse o moderate, i radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici. sono necessari per la vita. Se prodotti in quantità eccessive, invece, portano all’interruzione dei processi vitali nelle cellule
Un delicato equilibrio
Poiché i radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici. sono necessari per la vita, dicevamo, l’organismo dispone di diversi meccanismi per minimizzare i danni che questi provocano quando sono in eccesso e, in generale, per proteggersi da un’eccessiva produzione. Gli antiossidanti svolgono un ruolo fondamentale in questi meccanismi di difesa: un organismo è sano quando riesce a mantenere l’equilibrio tra ossidanti e antiossidanti, e quindi la continua produzione di radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici. viene bilanciata da un analogo tasso di consumo di antiossidanti. In condizioni patologiche o di stress metabolico, al contrario, i radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici. sovraccaricano i sistemi antiossidanti determinando uno squilibrio che sfocia nella condizione di stress ossidativo.

Alcuni fattori esterni che possono indurre un’eccessiva produzione di radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici.
L’insorgenza di malattie croniche
Allo stress ossidativo sono state collegate diverse malattie croniche come quelle cardiovascolari, il diabete, le malattie neurodegenerative e il cancro. È sempre più evidente che i fattori pro-ossidanti, che possono mettere in crisi l’equilibrio di un organismo e stimolare la produzione eccessiva di radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici. includono lo stile di vita, e in particolare alcuni comportamenti scorretti come l’assunzione continua di cibi elaborati, l’esposizione a un’ampia gamma di sostanze chimiche inquinanti (sia ambientali, sia come fumo, alcol, droghe) e la mancanza di esercizio fisico.
Stile di vita, scorretta alimentazione, esposizione a sostanza chimiche inquinanti e mancanza di esercizio fisico sono fattori pro-ossidanti che causano lo stress ossidativo
Stress ossidativo e invecchiamento
Lo stresso ossidativo non causa solo l’insorgenza di alcune malattie, ma è direttamente coinvolto anche nei processi di invecchiamento cellulare. Secondo alcune teorie, i mitocondri, in caso di aumento del livello di radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici., subiscono un’alterazione della loro funzionalità che diminuisce la capacità rigenerativa cellulare. In queste condizioni si dice che il tessuto va incontro a un declino biologico e riduce la propria capacità di adattamento allo stress. Allo stesso tempo, l’aumento del livello di ossidazione aumenta l’espressione di alcuni geni pro-infiammatori che a loro volta promuovono l’ossidazione, in un circolo vizioso.
Stile di vita: sedentarietà ed esercizio fisico
Per quel che riguarda l’esercizio fisico, in particolare, i radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici. vengono prodotti durante la contrazione delle fibre muscolari. Non solo, essi esercitano numerosi effetti diretti e indiretti sull’attività muscolare (in termini di contrattilità, eccitabilità, metabolismo e omeostasi del calcio) e sono coinvolti nell’affaticamento del muscolo durante l’esercizio fisico intenso. Se l’esercizio fisico viene svolto con moderazione, comunque, con allenamenti a bassa e media intensità e costanti nel tempo, si genera un effetto positivo che stimola la produzione di antiossidanti da parte dell’organismo. L’esercizio fisico è infatti considerato il principale trattamento fra le terapie non farmacologiche, opportunamente supportato dai cambiamenti dello stile di vita, e si è dimostrato particolarmente efficace nel caso di malattie croniche cardiovascolari. Se però sottoponiamo il nostro organismo continuamente a esercizi estenuanti, prolungati, quasi a sfociare nella sindrome da sovrallenamento, gli effetti benefici si riducono e il risultato sarà invece un aumento dello stress ossidativo.