Man mano che l’età avanza, diventiamo sempre meno bravi ad assimilare le proteine. A questo si somma il fatto che durante l’invecchiamento si riduce la sintesi proteica a livello muscolare, un fenomeno noto come “resistenza anabolica”. Non solo: è molto comune anche una riduzione dell’apporto alimentare di proteine, e quindi degli aminoacidiGli aminoacidi sono le sostanze di base che costituiscono le proteine. Ogni proteina è caratterizzata da una precisa sequenza di “mattoni” di aminoacidi. Alcuni sono prodotti dall’organismo trasformando gli alimenti, altri, che l’organismo non riesce a sintetizzare, devono essere assunti direttamente con il cibo. essenziali che le compongono. In una parola, si tende a perdere l’omeostasi proteica, e cioè l’equilibrio tra la sintesi (anabolismo) e la distruzione (catabolismo) delle proteine, indispensabili per tutte le funzioni dell’organismo.
Questa è la premessa da cui il gruppo di ricerca SoLongevity è partito per ideare una formulazione innovativa di integratore di aminoacidi essenziali, AminoAge Plus, specificamente studiata per agire su alcuni degli hallmark dell’invecchiamento.
“Con il progredire dell’età si tende a perdere l’omeostasi proteica, e cioè l’equilibrio tra la sintesi e la distruzione delle proteine”
La formulazione “plus”
Gli “ingredienti base” di AminoAge Plus sono, ovviamente, i 9 aminoacidi essenziali – quelli, cioè, che non possono essere prodotti dall’organismo, ma devono essere introdotti con la nutrizione: leucina, isoleucina, valina, fenilalanina, treonina, triptofano, metionina, lisina, istidina – in una composizione precisa, studiata per garantire il corretto apporto giornaliero, per un totale di 6,5 grammi di aminoacidi. Gli aminoacidi vengono forniti in forma libera, in modo che il corpo possa assorbirli rapidamente a livello intestinale, senza dispendio energetico e senza alcun carico per i reni e il fegato.
Il “plus” della formulazione, però, è rappresentato da tre booster che migliorano l’utilizzo degli aminoacidi stessi e, di conseguenza, la sintesi proteica (anabolismo). I tre “attivatori” sono l’acido piruvico, l’acido citrico e l’acido α-chetoglutarico, ossia i primi tre composti che innescano e regolano il Ciclo di Krebs (il processo che, all’interno dei mitocondri, serve a produrre energia).
In particolare, è innovativa l’aggiunta dell’acido piruvico, la cui concentrazione, in presenza di ossigeno, massimizza l’acetil-coenzima A, starter effettivo del Ciclo di Krebs. Nel passaggio successivo, l’acido citrico regola la biosintesi degli acidi grassi, riserva cruciale di energia. Infine, l’acido alfa-chetoglutarico è fondamentale per la biosintesi e l’ossidazione degli aminoacidi, necessaria per ottenere nuove proteine.
Il calcio in forma organica e le vitamine B1 e B6
Altro elemento distintivo di AminoAge Plus è la presenza di calcio in una forma biologicamente disponibile (come sale piruvico), perché legato proprio all’acido piruvico, che è un acido organico. Questo rende il prodotto particolarmente indicato per le donne in peri- e post-menopausa, che vanno incontro ad osteopenia, osteoporosi e fragilità ossea legate al calo fisiologico degli estrogeni. In caso di malnutrizione o di diete a ridotto apporto di proteine, inoltre, gli aminoacidi essenziali migliorano ulteriormente l’assorbimento del calcio a livello dell’intestino e dei reni.
Infine, la formulazione contiene le vitamine B1 e B6, cofattori della sintesi proteica stessa, e che contribuiscono alla riduzione della sensazione di stanchezza.
“La formula di AminoAge Plus contiene una miscela bilanciata dei 9 aminoacidi essenziali; 3 attivatori del Ciclo di Krebs che rendono più efficiente la sintesi di proteine; calcio piruvato, altamente biodisponibile; le vitamine B1 e B6”
Azione sui mitocondri
Come anticipato, un segno distintivo dell’aging è la “resistenza anabolica”, ossia la riduzione della formazione di proteine a livello muscolare a parità di consumo proteico nella dieta. Tra le cause vi è sia la compromissione della traduzione dell’RNA messaggero (mRNA, che trasporta l’informazione del DNA affinché venga usata per fabbricare proteine), sia l’attivazione della via del bersaglio della rapamicina (mTORLa via mTOR (mammalian target of rapamycin) è un insieme di enzimi che reagiscono ai nutrienti ingeriti con il cibo, scomponendoli e ricombinandosi per costruire nuove proteine utili alla “crescita dell’organismo”. Rispondono a specifici stimoli ormonali (Insulina e IGF-1) diventando in questo modo il centro di controllo della crescita e della proliferazione cellulare nel metabolismo. Questa via è anche responsabile dell’eliminazione delle cellule vecchie e difettose (Autofagia cellulare) con il doppio vantaggio di riciclarne i componenti fondamentali per produrre nuove cellule ed eliminarle per evitare che inneschino processi degenerativi ed infiammatori.). Un maggiore apporto di aminoacidi essenziali può contrastare la resistenza anabolica agendo su entrambi i processi. In particolare, gli aminoacidi ramificati – leucina, isoleucina e valina (così chiamati per la loro struttura molecolare), presenti in percentuale più alta nella formulazione AminoAge Plus rispetto agli altri – hanno la capacità di attivare la via mTOR, stimolando sia la formazione di nuovi mitocondri, le “centrali energetiche” delle cellule (biogenesi mitocondriale), sia la sintesi di proteine a livello muscolare.
Contro la perdita di massa muscolare
Indirettamente, questo processo si riflette sul mantenimento dei tessuti muscolari, contrastando la sarcopeniaCon il termine sarcopenia s’intende la perdita progressiva di massa muscolare e la conseguente diminuzione della forza; oltre alla riduzione della massa muscolare, si va incontro anche ad un peggioramento di quest’ultima perché:
• il muscolo viene lentamente sostituito da tessuto adiposo (grasso),
• le giunzioni tra fibre muscolari e nervose (giunzione neuromuscolare) tende a degenerare,
• lo stress ossidativo a carico delle fibre muscolari aumenta.
, ossia la perdita fisiologica di massa muscolare associata all’invecchiamento e, di conseguenza, alla perdita di performance fisiche. È dimostrato, infatti, che interventi nutrizionali con integratori alimentari di proteine o diete ad alto contenuto proteico possono aumentare la massa e la forza muscolare delle persone over 60. Non a caso, la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) suggerisce che i valori di apporto proteico per una persona di età superiore ai 60 anni siano più elevati di quelli consigliati per gli individui adulti (1,1g di proteine per kg di peso al giorno, invece che 0,9). Recenti ricerche indicano che un apporto ancora superiore, fino a 1,5g per kg di peso al giorno, possa apportare benefici ancora superiori. Come abbiamo già riportato, un’alternativa ancora più efficace delle proteine è l’impiego a lungo termine dell’integrazione di aminoacidi essenziali, che vengono assorbiti direttamente a livello intestinale senza subire i processi necessari a renderli biodisponibili.
Per le performance sportive
La supplementazione giornaliera con una miscela di tutti gli aminoacidi essenziali in forma libera, come AminoAge Plus, ha dimostrato i suoi benefici nel mantenere l’omeostasi proteica. L’integrazione stimola infatti il ricambio delle proteine in tutto il corpo, comprese quelle muscolari degradate e danneggiate: un fattore importante per mantenere la massa e la funzione del muscolo, e aumentare la forza e le funzioni fisiche.
Azione anti-aging sul microbioma e l’intestino
Ormai è ben noto che il microbiotaL’insieme dei microrganismi (funghi) che popolano l’intestino. intestinale è strettamente associato all’invecchiamento e al metabolismo. E un recente studio su Nature Medicine ha mostrato come mantenere un’età del microbiota intestinale giovane possa persino avere un ruolo contro le malattie cardiovascolari. Ma cosa significa mantenere un microbiota giovane? Secondo studi condotti su modelli animali, l’apporto proteico di qualità, con il giusto contenuto di aminoacidi essenziali, fa la differenza. Quando si fornisce un eccesso di aminoacidi non essenziali, infatti, si osserva un rapido effetto sfavorevole sul peso corporeo, sulle cellule intestinali e sul microbiota, che riduce l’efficienza della barriera intestinale. Al contrario, l’integrazione con aminoacidi essenziali sembra avere un effetto anti-aging: sia mantenendo elevata la concentrazione relativa dei batteri dei generi Akkermansia e Bifidobacterium, che normalmente tendono a diminuire con l’età, sia riducendo l’inflammaging“Infiammazione cronica di basso grado” o inflammaging, e cioè uno stato di infiammazione organica di bassa intensità ma costante (associato all’aumento di alcune proteine, le citochine infiammatorie) che provoca danni all’organismo. intestinale.
In caso di diete o di digiuno intermittente: contro la perdita di massa magra
Quando ci si sottopone a diete ipocaloriche (con o senza l’impiego di farmaci) o a cicli di digiuno intermittente, insieme alla massa grassa si perde normalmente anche una buona quota di massa magra. In questi casi, l’integrazione con aminoacidi essenziali, più ancora che con le proteine, è in grado di ridurre la perdita di massa muscolare, promuovendo una perdita preferenziale di massa grassa, che sembra migliorare anche la sensibilità all’insulinaOrmone prodotto dalle cellule delle isole di Langerhans del pancreas. Stimola l’ingresso del glucosio nelle cellule, sottraendolo al sangue e abbassando quindi la glicemia. Essa induce l'utilizzo del glucosio sia per produrre energia, che per la sintesi del glicogeno e dei grassi..
Azione sul sistema neuro-cognitivo
Gli aminoacidi essenziali svolgono un ruolo centrale anche nel mantenimento delle capacità cognitive. Per esempio alcuni, come la fenilalanina e il triptofano, sono coinvolti nella sintesi di neurotrasmettitori quali serotonina, dopamina, noradrenalina, adrenalina. Altri, come la lisina e la metionina, sono coinvolti nella produzione di sostanze antiossidanti come il glutatione, la lecitina e la carnitina, che proteggono i neuroni dai danni ossidativi. Alcuni studi hanno effettivamente riportato un miglioramento delle performance cognitive in un campione di persone anziane in seguito alla supplementazione con aminoacidi essenziali. Uno studio retrospettivo ha anche mostrato un’associazione tra i livelli nel sangue di isoleucina, leucina e valina e un minor rischio di demenza.