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Le sirtuine
Le sirtuineLe sirtuine sono proteine espresse dai geni SIRT che svolgono una attività enzimatica, ovvero stimolano reazioni chimiche essenziali per l'organismo. La loro funzione è stata accertata da diversi studi anche se ancora pare che ci sia molto da sapere al riguardo. Le sirtuine in breve:
• sono proteine con proprietà enzimatiche
• regolano i processi metabolici legati alla resistenza insulinica
• possiedono un controllo sull'immunità
• hanno un ruolo fondamentale nell'epigenetica
• sono coinvolte nelle difese verso le malattie tumorali
sono il “Santo Graal” della scienza della longevità. Non stupisce, quindi, che molti gruppi di ricerca le studino da anni, indagando diversi modi per attivare i geni che sottostanno alla loro sintesi, con l’obiettivo di mantenere o migliorare le condizioni di salute delle persone e permettere loro di vivere bene a lungo. Come? Per esempio attraverso l’integrazione alimentare. Grazie alla ricerca SoLongevity, è stato messo a punto un nutraceuticoNutraceutica è un neologismo sincratico da "nutrizione" e "farmaceutica" coniato da Stephen de Felice nel 1989. I nutraceutici sono quei principi nutritivi contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute, la cui efficacia è comprovata da studi clinici. che sfrutta uno dei meccanismi che permette di attivare le sirtuine: CellFasting. La sua formula è una combinazione di aminoacidiGli aminoacidi sono le sostanze di base che costituiscono le proteine. Ogni proteina è caratterizzata da una precisa sequenza di “mattoni” di aminoacidi. Alcuni sono prodotti dall’organismo trasformando gli alimenti, altri, che l’organismo non riesce a sintetizzare, devono essere assunti direttamente con il cibo., polidatina e NAC che, in un test clinico controllato, si è dimostrato efficace nel riequilibrare lo stress ossidativo e nel ridurre i parametri infiammatori.
Le sirtuine, cosa sono?
Le sirtuine sono proteine prodotte da una famiglia di geni che tutti gli esseri viventi possiedono e che hanno uno scopo straordinariamente semplice e affascinante: garantire la sopravvivenza dell’organismo. Una sorta di cabina di regia che accende e spegne la nostra attività metabolica e una serie di processi biochimici essenziali per permettere di affrontare minacce estreme, sino a che le condizioni ottimali non sono ristabilite.
La scienza della longevità li studia perché la possibilità di attivarli permette di innescare un processo di “resetting” del nostro organismo: un po’ come quando il computer si blocca e bisogna premere una combinazione di tasti per riavviarlo e farlo tornare a lavorare bene.
Sappiamo che i pilastri per stimolarli – in particolare per stimolare Sirt1 – sono semplici: fame, freddo e rischio fisico. Èper questo che certe terapie per la promozione della longevità si focalizzano sulla restrizione calorica, la crioterapia e l’attività fisica come emulazione di una condizione di rischio fisico.
Ci sono tre modi per stimolare le sirtuine: fame, freddo e rischio fisico
Sirt1 e restrizione calorica
All’interno della famiglia delle sirtuine, la Sirt1 appare quella destinata a governare il metabolismo cellulare. Si attiva quando la cellula percepisce una carenza nutrizionale perché vengono a mancare i nutrienti sia per l’attività energetica (catabolica) che per quella produttiva (anabolica). È come se la fabbrica cellulare soffrisse di una carenza di combustibile e di materie prime per produrre i suoi manufatti.
La scienza della longevità studia le sirtuine perché la possibilità di attivarle permette di innescare un processo di “resetting” del nostro organismo
Quando il nostro organismo registra questa condizione, attiva una via metabolica specifica chiamata AMPKAMPK (AMP-activated protein kinase) è acronimo di adenosina monofosfato-activated protein chinasi. Si tratta di un enzima che svolge un ruolo critico nella omeostasi cellulare ed un segnalatore del livello energetico dell’organismo: segnala se nell’organismo ve ne è abbastanza per attivare le funzioni cellulari come l'assorbimento di glucosio, l'ossidazione dei grassi, e la formazione di nuovi mitocondri. Nel caso l'energia non fosse sufficiente, blocca l’attività di creazione delle macro-molecole mettendo in pausa l’attività di produzione. La via AMPK è un ” regolatore metabolico”.. Questo insieme di reazioni biochimiche hanno il compito di modulare la centrale energetica della cellula (la via insulinica) e l’attività produttiva proteica (la via mTORLa via mTOR (mammalian target of rapamycin) è un insieme di enzimi che reagiscono ai nutrienti ingeriti con il cibo, scomponendoli e ricombinandosi per costruire nuove proteine utili alla “crescita dell’organismo”. Rispondono a specifici stimoli ormonali (Insulina e IGF-1) diventando in questo modo il centro di controllo della crescita e della proliferazione cellulare nel metabolismo. Questa via è anche responsabile dell’eliminazione delle cellule vecchie e difettose (Autofagia cellulare) con il doppio vantaggio di riciclarne i componenti fondamentali per produrre nuove cellule ed eliminarle per evitare che inneschino processi degenerativi ed infiammatori.). Se la AMPK si attiva, riduce progressivamente l’attività cellulare, mantenendola al minimo sino ad una sorta di ibernazione. La cellula riduce quindi la sua “usura” e “dura” più a lungo.
La restrizione calorica è dunque uno dei modi per attivare le sirtuine (in particolare la Sirt1) perché “spegne” l’attività cellulare, soprattutto quando è “sopra giri”, ovvero iperstimolata da una dieta ipercalorica.
La strategia nutraceutica per stimolare le sirtuine
Nel mondo degli integratori alimentari, ve ne sono diversi che hanno l’obiettivo di modulare il livello di glucosio per modulare la via insulinica, legata alla trasformazione del glucosio in energia. Esiste una seconda strategia, ancora sperimentale, che invece mira a ridurre in modo diretto l’attività di produzione proteica (la via mTor). Ed infine, vi è anche un terzo approccio che è quella che pone al centro la via modulatrice AMPK, attraverso lo stimolo delle sirtuine.
La restrizione calorica è dunque uno dei modi per attivare le sirtuine, in particolare la Sirt1, perché “spegne” l’attività cellulare, soprattutto quando è “sopra giri”, ovvero iperstimolata da una dieta ipercalorica
La ricerca nutraceutica di Solongevity ha sviluppato questa ultima strategia e ha messo a punto una formula in grado di stimolare la via regolatrice AMPK, attraverso un meccanismo molto semplice: far credere alla cellula di essere in una condizione di restrizione calorica.
Nel nostro caso, facciamo credere alla cellula di essere in una situazione di restrizione calorica per attivare la messa al minimo del suo regime di funzionamento (Sirtuine ⇒ AMPK ⇒ riduzione metabolismo cellulare).
Questo meccanismo comporta una serie di possibili benefici che Solongevity sta ancora in parte studiando: alcuni si sono manifestati da un punto di vista osservazionale, ovvero dall’uso in specifiche condizioni pre-patologiche, suggerendo degli ambiti di applicazione da approfondire per comprendere le relazioni causa-effetto; altri dalla deduzione che viene dalla letteratura scientifica. Tutti i benefici per essere dichiarati dovranno essere misurati in studi clinici dedicati.
Ad oggi la formula messa a punto da Solongevity come “mimetico della restrizione calorica” ha portato alla messa a punto di un prodotto che abbiamo chiamato, non a caso, CellFasting.
Non si tratta di un sostitutivo del pasto, né di un prodotto dimagrante, ma di un nutraceutico che, insieme a un corretto stile di vita e a una corretta alimentazione, aiuta a riequilibrare lo stress ossidativo e a ridurre i parametri infiammatori. Grazie alla combinazione di aminoacidi, polidatina e Acetilcisteina (NAC), CellFasting agisce sia come anti-ossidante sia favorendo il metabolismo energetico, riducendo anche il senso di fatica e stanchezza.