Sono molte le domande che si trovano in rete su integratori alimentari e nutraceutici: prodotti su cui la ricerca scientifica è molto prolifica, da qualche anno a questa parte. Abbiamo rivolto alcuni dei quesiti più comuni agli esperti di SoLongevity, azienda italiana specializzata nella formulazione di nutraceutici di nuova generazione e in protocolli clinici per la longevità in salute all’interno della SoLongevity Clinic.
Cosa si intende per integratore alimentare?
Per quanto riguarda la definizione, riportiamo quella della European Food Safety Authority, dove sono descritti come fonti concentrate di nutrienti o di altre sostanze con effetti nutrizionali o fisiologici, commercializzati in “dosi”, ossia pillole, compresse, capsule, flaconcini e così via. Possono contenere una vasta gamma di nutrienti e di altri ingredienti, tra cui vitamine, minerali, aminoacidiGli aminoacidi sono le sostanze di base che costituiscono le proteine. Ogni proteina è caratterizzata da una precisa sequenza di “mattoni” di aminoacidi. Alcuni sono prodotti dall’organismo trasformando gli alimenti, altri, che l’organismo non riesce a sintetizzare, devono essere assunti direttamente con il cibo., acidi grassi, fibre e vari estratti vegetali.
Cosa hanno di diverso i nutraceutici rispetto agli integratori alimentari?
Dal punto di vista normativo, nell’Unione Europea i prodotti nutraceutici non sono definiti separatamente, e rientrano quindi nella categoria degli integratori alimentari. In Italia, per essere commercializzati, gli integratori devono essere approvati dal Ministero della Salute e inseriti in un registro. Sul nostro sito si trovano approfondimenti su questi aspetti (link).
Cosa cura la nutraceutica? E che differenza c’è tra un integratore e un farmaco?
Integratori e farmaci differiscono per diversi aspetti, ma non c’è una risposta univoca a questa domanda, perché molto dipende dal tipo di integratore che consideriamo. Per prima cosa, va detto che nell’Unione Europea gli integratori alimentari sono regolamentati come alimenti, mentre i farmaci sono regolamentati dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema).
C’è però una differenza concettuale molto importante da cui partire: il farmaco viene assunto quasi sempre per curare una malattia o un sintomo, quindi la sua efficacia è facilmente percepibile e misurabile; anche nel caso in cui venga prescritto per profilassi, il suo effetto è evidente e misurabile.
L’integratore, invece, viene assunto quasi sempre per prevenire che si instaurino condizioni patologiche e lavora su meccanismi di base del funzionamento cellulare. La conseguenza è che non sempre è possibile percepirne l’effetto. Esistono test che possono misurarne l’efficacia, ma – a seconda di ciò che si vuole misurare – non sono molti i laboratori che li eseguono, sono spesso costosi e raramente i medici li prescrivono.
Che effetto fanno gli integratori alimentari? E come posso capire se l’integratore sta funzionando?
Per i motivi che abbiamo appena esposto, solo in alcuni casi possiamo avere la percezione di se e come un integratore stia migliorando la nostra salute o il nostro stato di benessere. È possibile, per esempio, quando un integratore va a lavorare su un disturbo che avvertiamo, per esempio la sensazione di stanchezza. Nel caso della supplementazione con i precursori del NAD+, per esempio, l’effetto sull’aumento dell’”energia” percepita è generalmente molto evidente. È il caso del nostro nutraceuticoNutraceutica è un neologismo sincratico da "nutrizione" e "farmaceutica" coniato da Stephen de Felice nel 1989. I nutraceutici sono quei principi nutritivi contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute, la cui efficacia è comprovata da studi clinici. CellFasting, che è un rigeneratore di energia mitocondriale. È importante qui sottolineare che alcuni sintomi come, appunto, la stanchezza, possono dipendere da molte cause tra cui la carenza di ferro, per cui è sempre necessario indagare i motivi di un sintomo che persiste. In generale, prima di assumere in modo cronico un integratore, è sempre bene fare delle analisi.
Altri integratori della nostra linea – in particolare CardioAge, che lavora sul microcircolo, e SolImmune e SolImmune Boost, che lavorano sul metabolismo del sistema immunitario – non possono avere degli effetti percepibili, anche perché si va veramente ad agire in un ambito di prevenzione e non di cura. L’effetto più evidente di NeuroProtection, che agisce anche sul ritmo circadiano, è sulla qualità del sonno, mentre AminoAge, che favorisce la sintesi proteica anche a livello muscolare, nel medio-lungo periodo migliora la tonicità muscolare e la forza. Questo è un esempio perfetto di integratore nutrizionale che sappiamo essere particolarmente utile per gli over 60, quando si instaura un meccanismo chiamato resistenza anabolica che rallenta l’assimilazione e la scomposizione delle proteine assunte con la dieta in amminoacidi, indispensabili per nuove proteine.
La conferma che tutti questi nutraceutici agiscono come desideriamo l’abbiamo dai test di laboratorio e clinici che eseguiamo.
Dopo quanto tempo ci si può aspettare l’effetto?
Anche in questo caso molto dipende dal nutraceutico in questione. In generale, sono necessari almeno 2-3 mesi, sebbene integratori come CellFasting possano far percepire un miglioramento già dopo un mese. Anche AminoAge agisce rapidamente: gli aminoacidi vengono sintetizzati immediatamente, sebbene per percepire un cambiamento possa servire più tempo.
Chi prescrive i nutraceutici? E come vanno assunti?
Non essendo farmaci, non è necessario che un nutraceutico (o integratore alimentare) venga prescritto da un medico, sebbene, come abbiamo detto, è sempre opportuno un consulto prima di un’assunzione nel lungo periodo. La modalità di assunzione è poi fondamentale: al di là della percezione soggettiva, affinché i nutraceutici svolgano il loro effetto bisogna rispettare la posologia indicata. La mancanza di compliance, che si verifica anche con i farmaci, è infatti ancora più diffusa con gli integratori.