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Che cos’è e a cosa serve il NAD?

Articolo di SoLongevity Research
Acronimo di Nicotinamide Adenina Dinucleotide, è una molecola coinvolta nel metabolismo cellulare e nell’invecchiamento. All’aumentare dell’età, infatti, il suo livello diminuisce. Ma con un’opportuna supplementazione è possibile ripristinarlo

Di cosa parla questo articolo

  • NAD è presente in tutte le cellule e ha un ruolo centrale nei processi metabolici che portano alla produzione di energia
  • La concentrazione di NAD diminuisce con l’età, e tale calo sembra contribuire al declino cognitivo e allo sviluppo di patologie come tumori, malattie metaboliche e fragilità ossea
  • L’utilizzo di integratori “antiage” che contengono i precursori di NAD può ripristinarne i livelli, contribuendo a migliorare la salute

Che cos’è il NAD?

NAD è una molecola coinvolta nel metabolismo cellulare e nell’invecchiamento. Con l’aumentare dell’età il suo livello diminuisce, ma con un opportuno utilizzo di integratori “antiage”, che contengono i precursori della molecola stessa, è possibile ripristinarne il livello e contrastare il declino cognitivo, alcune condizioni di rischio, come la fragilità ossea e la sarcopenia, e  alcune malattie come tumori e patologie metaboliche.

Come si legge NAD?

Si legge semplicemente NAD ed è l’acronimo di Nicotinamide Adenina Dinucleotide. Nel nostro corpo si può trovare nella sua forma ossidata (NAD+) o ridotta (NADH).

A cosa serve il NAD?

Scoperto 90 anni fa, il NAD è un coenzima (chiamato coenzima1) che interviene nell’attività di più di 200 proteine enzimatiche che governano i processi biochimici che portano alla produzione di energia. Inoltre, NAD+ interviene in diverse funzioni cellulari: gioca un ruolo importante nella riparazione del DNA, nel funzionamento delle cellule immunitarie e nell’invecchiamento.

Come variano i livelli di NAD con l’età?

Con ’avanzare dell’età la concentrazione di NAD nelle cellule e nei tessuti diminuisce gradualmente, e proprio questo calo sembra alterare il catabolismo cellulare e favorire l’insorgenza di malattie legate all’età.

Negli ultimi due decenni, però, è stato dimostrato che i livelli di NAD possono essere ripristinati, per esempio con il ricorso a un’opportuna integrazione alimentare. Integratori contenenti i precursori della molecola NAD, ossia molecole utilizzate dall’organismo per produrre NAD, come la vitamina B3 – nelle sue diverse forme: niacina, nicotinamide (NAM) e nicotinamide riboside (NR) – possano aiutare ad aumentarne i livelli, con l’obiettivo di allungare la durata della vita e, in particolare, della vita in salute. Negli studi, infatti, l’integrazione con i precursori di NAD si è rivelata sicura ed è stata associata a benefici contro le patologie correlate all’età.

NAD influenza diverse funzioni delle cellule, dal metabolismo alla riparazione del DNA, dal funzionamento delle cellule immunitarie e all’invecchiamento

Come agisce il NAD?

Il NAD sembra in grado di attivare le sirtuine, un gruppo di 7 proteine (prodotte dal corrispondente insieme di geni detti SIRT) coinvolte nel regolare l’invecchiamento delle cellule, che utilizzano proprio NAD+ per svolgere le proprie funzioni. Le sirtuine, in genere, si mettono in funzione in condizioni di una minaccia e di uno stress metabolico (per esempio in presenza di temperature fredde o scarsità di nutrienti come aminoacidi e zuccheri), riducendo le attività cellulari e permettendo così all’organismo di “concentrarsi” sulla sopravvivenza.

I precursori di NAD

I precursori di NAD+ si trovano in numerosi alimenti di origine sia vegetale (per esempio spinaci, arachidi, avocado, broccoli, cavoli e cocomero) sia animale (come latte vaccino, carni bianche, salmone, pesce spada e tonno). Sono oggetto di vari studi che mirano a testare le loro potenzialità come componenti di integratori alimentari per ripristinare i livelli di NAD+, dato che la sola dieta potrebbe non bastare, e si sono dimostrati stabili e sicuri. La supplementazione con i cosiddetti “NAD booster” ha dato risultati molto promettenti: per esempio, nei modelli animali per obesità, diabete e malattie cardiovascolari sono stati osservati benefici in termini di riduzione del peso, aumentata tolleranza al glucosio e migliori tassi di sopravvivenza. Ci sono anche evidenze che aiutino a contrastare la neurodegenerazione, con un aumento della memoria, della capacità di apprendimento, della funzione motoria, della funzione mitocondriale e con una riduzione della perdita dei neuroni. Sembrano inoltre in grado di prevenire cambiamenti nell’espressione dei geni dipendenti dall’età. Anche i risultati degli studi sugli esseri umani vanno nella medesima direzione.

CellFasting, l’integratore NAD booster e “antiage”

Insieme al glutatione, al resveratrolo e alla polidatina, il NAD è una delle cosiddette “molecole della longevità” su cui si concentra la ricerca SoLongevity (su questo sito potrete trovare un approfondimento dedicato a ciascuna molecola)., che ha portato alla messa a punto di CellFasting, integratore NAD booster “antiage”, pensato per favorire l’invecchiamento attivo e in salute, rafforzando il sistema immunitario, il sistema metabolico e il benessere  generale.

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