Mitocondri, energia e stress ossidativo
Tutti li conoscono ma pochi sanno come farli funzionare al meglio. Sono i mitocondri, le centrali energetiche delle nostre cellule, dove avvengono tutti i processi di generazione e consumo di energia. Il paradosso è che più energia producono e più la cellula tende ad accumulare danni legati alla produzione di energia stessa, quelli causati dallo stress ossidativo. E se i meccanismi che ci proteggono dallo stress ossidativo si “inceppano”, anche la macchina cellulare si “inceppa” di conseguenza.
I segnali del “malfunzionamento”
Quando i mitocondri non funzionano bene ce ne accorgiamo subito: fatica, perdita di lucidità mentale, incapacità di sostenere sforzi adeguati all’età. Nei casi più gravi, questo malfunzionamento può dare luogo a malattie. Anche la sindrome Long Covid sembra dipendere dalla scarsa efficienza dei mitocondri, e non è un caso che i sintomi più frequentemente riportati dalle persone che ne sono colpite siano affaticamento e nebbia mentale.
Il team di ricerca di SoLongevity sta cercando di fare luce su questo fenomeno. “Abbiamo sviluppato un test che misura con precisione la capacità dei mitocondri di rispondere a stimoli specifici e già sappiamo che i pazienti Long Covid hanno un deficit mitocondriale marcato”, spiega Alberto Beretta, Direttore scientifico di SoLongevity.
“Abbiamo sviluppato un test che misura con precisione la capacità dei mitocondri di rispondere a stimoli specifici e già sappiamo che i pazienti Long Covid hanno un deficit mitocondriale marcato”.
Cosa fare?
Partiamo da lontano. Per proteggere i mitocondri dal danno ossidativo e, al contempo, migliorare il loro livello energetico, una possibile soluzione consiste nel fornire ai mitocondri i precursori di tre principi attivi fondamentali: il NADIl NAD (Nicotinammide adenindinucleotide ) è un co-enzima essenziale al metabolismo della cellula, intervenendo nell'attività di più di 200 proteine-enzimatiche che governano il processo energetico della cellula stessa. Con l'età, si diventa deficitari di questo co-enzima alterando il catabolismo cellulare., che funziona come substrato di tutte le reazioni energetiche del mitocondrio, il glutatione, che funziona come “spazzino” dei radicali liberiUn radicale libero è una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. A causa di questa caratteristica chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col danneggiare le strutture cellulari ed i processi metabolici. e come potente detossificante, e il resveratroloPrincipio attivo di origine naturale con riconosciute capacità antiossidante (polifenolo stilbene). Si trova in piante come la vite ed in frutti come cacao e more., un potente attivatore delle sirtuineLe sirtuine sono proteine espresse dai geni SIRT che svolgono una attività enzimatica, ovvero stimolano reazioni chimiche essenziali per l'organismo. La loro funzione è stata accertata da diversi studi anche se ancora pare che ci sia molto da sapere al riguardo. Le sirtuine in breve:
• sono proteine con proprietà enzimatiche
• regolano i processi metabolici legati alla resistenza insulinica
• possiedono un controllo sull'immunità
• hanno un ruolo fondamentale nell'epigenetica
• sono coinvolte nelle difese verso le malattie tumorali
mitocondriali, che a loro volta si inseriscono nella regolazione dei processi metabolici, ottimizzandoli.
“Con i colleghi di SoLongevity da mesi studiamo gli effetti della supplementazione alimentare con questi tre principi attivi in pazienti Long Covid”, continua Beretta: “I risultati saranno disponibili entro fine anno. Nel frattempo abbiamo deciso di verificare i loro effetti in una popolazione completamente diversa: quella degli sportivi che si sottopongono a stress violenti da competizione. Perché è proprio in queste situazioni che possiamo tracciare il danno mitocondriale e verificare in che misura i nostri tre principi attivi possono aiutare i mitocondri a risollevarsi”.
“Il nostro obiettivo sarà quello di aiutare gli atleti a ridurre lo stress ossidativo, migliorando i tempi di recupero e le performance sportive. Se ci riusciremo, avremo marcato un punto a favore della ricerca sui mitocondri”.
Lo studio con Roberto Pusinelli e Violante Lama
Per lo studio sono stati scelti due atleti formidabili, Roberto Pusinelli (40 anni) e Violante Lama (42 anni), team azzurro per gli europei di canottaggio che gareggerà nella categoria Coastal Team Mix2x sui 6.000mt. Roberto e Violante affronteranno 6.000mt in mare aperto contro le più forti nazionali europee di tutte le fasce di età. Quasi tutti i partecipanti sono molto più giovani di loro.
“Il supporto ai due straordinari atleti, impegnati in una gara estremamente dura, nasce dalla volontà di proseguire nella ricerca scientifica e nello studio dell’invecchiamento del nostro organismo, condizione perfettamente simulata in stato di forte stress fisico come in una gara con sforzo prolungato, dove resistenza e capacità di recupero sono tutto”, dice ancora Beretta: “Il nostro obiettivo sarà quello di aiutare gli atleti a ridurre lo stress ossidativo, migliorando i tempi di recupero e le performance sportive. Se ci riusciremo, avremo marcato un punto a favore della ricerca sui mitocondri”.
Rimanete sintonizzati e un grande in bocca a lupo a Violante e Roberto per la gara di giovedì! Da loro, forse, otterremo informazioni utili anche per chi non può gareggiare e per chi prova fatica e affanno persino a camminare.