Che cos’è la sindrome metabolica?
La sindrome metabolicaLa sindrome metabolica è caratterizzata dalla contemporanea presenza di almeno 3 alterazioni metaboliche ed emodinamiche che rappresentano un fattore di alto rischio per l'insorgenza di patologie cardiovascolari e tumori. è l’insieme di condizioni cliniche che, quando presenti contemporaneamente, aumentano il rischio di sviluppare problemi cardio e cerebrovascolari.
Si tratta, quindi, di un quadro clinico complesso determinato dalla combinazione di diversi fattori di rischio per le malattie cardio e cerebro vascolari, tra cui diabete, pressione alta e obesità.
A soffrirne in Italia, secondo le stime dell’Istituto superiore di sanità, è circa la metà della popolazione sopra i 50 anni e la sua prevalenza è destinata ad aumentare nei prossimi anni.
Quali sono le cause della sindrome metabolica?
Le cause della sindrome metabolica risiedono generalmente in uno stile di vita scorretto, con poca attività fisica (sedentarietà), un’alimentazione squilibrata e conseguente sovrappeso. Inoltre, la sindrome metabolica può essere associata a una predisposizione genetica alla resistenza all’insulinaOrmone prodotto dalle cellule delle isole di Langerhans del pancreas. Stimola l’ingresso del glucosio nelle cellule, sottraendolo al sangue e abbassando quindi la glicemia. Essa induce l'utilizzo del glucosio sia per produrre energia, che per la sintesi del glicogeno e dei grassi., ossia l’ormone prodotto dal pancreas che ha il compito di tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue. Per questo motivo in passato veniva chiamata anche sindrome da insulino-resistenza. Tra i fattori di rischio, infine, c’è anche l’avanzare dell’età.
Come si fa la diagnosi di sindrome metabolica?
Per la diagnosi della sindrome metabolica vengono presi in considerazione 5 criteri: la circonferenza addominale, la pressione arteriosa, i livelli di colesterolo HDL (il colesterolo “buono”) e di trigliceridi, la glicemia a digiuno.
Secondo il National Cholesterol Education Program-Adult Treatment Panel III (Ncep-Atp III) e le linee guida più diffuse, i valori “soglia” per accertare la sindrome metabolica sono:
- circonferenza addominale maggiore o uguale a 102 cm per gli uomini e 88 cm per le donne;
- pressione arteriosa superiore o uguale a 130/85 mm Hg (ipertensione);
- colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dl negli uomini e a 50 mg/dl nelle donne;
- trigliceridi uguali o superiori a 150 mg/dl;
- glicemia a digiuno uguale o maggiore a 110 mg/dl.
Tuttavia, non è stato ancora raggiunto un accordo tra le società scientifiche, tra cui il Ncep-Atp III, così come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il Gruppo Europeo per lo Studio dell’insulino-Resistenza (Egir) e l’American Association of Clinical Endocrinologists (aace), che per la diagnosi della sindrome metabolica indicano valori leggermente differenti, oltre che un diverso numero e una diversa combinazione (ossia la presenza contemporanea) di questi criteri alterati.
Quali esami fare per la sindrome metabolica?
Gli esami da fare per valutare il proprio rischio di sindrome metabolica, soprattutto dopo i 50 anni, sono: il controllo della pressione arteriosa, esami ematici quali glicemia a digiuno, colesterolo totale, colesterolo HDL e trigliceridi. Importante, poi, consultare sempre il proprio medico per la valutazione degli esiti e fare una corretta anamnesi, anche in base alla propria storia clinica personale e alla familiarità. Inoltre, dato che la sindrome metabolica è associata anche a una predisposizione genetica all’insulino-resistenza, potrebbe essere opportuno monitorare i livelli di insulina nel sangue.
Come si cura la sindrome metabolica?
La cura della sindrome metabolica, così come la prevenzione, si basa principalmente sull’adozione di uno stile di vita corretto. L’attività fisica, per esempio, contribuisce alla perdita di grasso corporeo, abbassa la resistenza insulinica e i livelli di trigliceridi, tiene sotto controllo la glicemia, migliora i valori del colesterolo buono e previene l’ipertensione. Per quanto riguarda l’alimentazione, in linea generale è necessario ridurre l’assunzione di zuccheri, sodio, colesterolo e grassi. Una dieta equilibrata si basa sul consumo regolare di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, limitando quello di carni rosse, insaccati, formaggi e latticini. Accanto a questi accorgimenti, per trattare la sindrome metabolica il medico potrebbe ritenere necessaria la prescrizione di farmaci o integratori che riducono la pressione, il colesterolo e la glicemia.