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Rumori rosa: amici del sonno e del cuore

Articolo di SoLongevity Research
Suoni composti da basse frequenze più potenti sembrano favorire il sonno profondo e una migliore funzione cardiaca

Di cosa parla questo articolo

  • Il rumore rosa è caratterizzato da componenti a bassa frequenza più potenti rispetto alle altre
  • Essere esposti a un rumore rosa mentre si dorme sembra favorire il riposo profondo e l’efficienza dell’apparato cardiovascolare negli uomini
  • Ricerche future appureranno eventuali vantaggi dell’esposizione a rumori rosa nelle donne

Secondo uno studio pubblicato sullo European Heart Journal, il rumore rosa sembrerebbe stimolare le fasi di sonno profondo, favorendo non solo un appropriato riposo, ma anche un miglioramento della funzione cardiaca. Vediamo in che modo.

Che cosa sono i rumori rosa?

Innanzitutto viene spontaneo chiedersi che cosa sia esattamente il rumore rosa. Si tratta di suoni in cui le componenti di bassa frequenza hanno una maggiore potenza rispetto alle altre. Da non confondere con il rumore bianco (quello che molti genitori conoscono perché spesso aiuta a tranquillizzare i bambini molto piccoli), in cui invece le varie frequenze hanno tutte più o meno la stessa potenza.

Esempi di rumore rosa possono essere le frequenze prodotte da un acquazzone, il fruscio delle foglie quando soffia il vento o il rumore prodotto da una cascata. Un esempio di rumore bianco è invece quello prodotto dall’aspirapolvere o dal ventilatore.

In che modo sembrano aiutare il cuore?

Lo studio in questione ha coinvolto 18 uomini sani di età compresa fra i 30 e i 57 anni, a cui è stato chiesto di passare tre notti (a distanza di una settimana l’una dall’altra) in osservazione all’interno del laboratorio di ricerca. Durante due delle tre notti i partecipanti sono stati esposti a intervalli regolari con rumori rosa. Una notte, invece, è servita da controllo negativo, ossia i partecipanti sono stati tenuti sotto monitoraggio ma non sono stati esposti ad alcun rumore mentre dormivano.

Fra i parametri monitorati c’erano l’attività cerebrale, la pressione sanguigna e l’attività cardiaca: “Durante la stimolazione vediamo chiaramente un aumento nelle onde lente [del sonno, quelle che si verificano quando il soggetto sta attraversando una fase di riposo profondo, ndr] così come una risposta dall’apparato cardiovascolare che ricorda la pulsazione cardiaca”, spiega Stephanie Huwiler, ricercatrice presso l’ETH di Zurigo.

In pratica, spiegano gli autori della ricerca, i risultati indicano che favorire le fasi di sonno profondo attraverso la stimolazione con rumori rosa sembra rendere il cuore, e in particolare il ventricolo sinistro, più efficiente nel pompare il sangue a tutto il corpo. A vantaggio non solo di organi e tessuti, che ricevono una maggiore quantità di ossigeno, ma anche dello stesso apparato cardiovascolare.

I limiti dello studio

È importante sottolineare che lo studio ha coinvolto un campione piuttosto ristretto di partecipanti e, soprattuto, non ha coinvolto donne. Come spiega Caroline Lustenberger, che ha guidato lo studio, si è trattato di una scelta consapevole, visto che nelle donne la fluttuazione ormonale dovuta al ciclo mestruale avrebbe potuto influire sulle osservazioni raccolte nell’arco di tre settimane in totale.

Uno degli obiettivi futuri del gruppo di ricerca è proprio quello di allargare lo studio includendo anche il sesso femminile, in modo da poter analizzare le eventuali differenze di genere, che stanno diventando sempre più evidenti in molti ambiti della medicina.

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