Una nuova via per la prevenzione di Parkinson e Alzheimer?
Le sirtuineLe sirtuine sono proteine espresse dai geni SIRT che svolgono una attività enzimatica, ovvero stimolano reazioni chimiche essenziali per l'organismo. La loro funzione è stata accertata da diversi studi anche se ancora pare che ci sia molto da sapere al riguardo. Le sirtuine in breve:
• sono proteine con proprietà enzimatiche
• regolano i processi metabolici legati alla resistenza insulinica
• possiedono un controllo sull'immunità
• hanno un ruolo fondamentale nell'epigenetica
• sono coinvolte nelle difese verso le malattie tumorali
, le cosiddette “proteine della longevità”, potrebbero rappresentare una nuova via contro la neurodegenerazione legata all’invecchiamento e avere un ruolo importante nella prevenzione di malattie come Parkinson e Alzheimer. L’attenzione sul tema da parte della scienza è alta, come mostra una revisione della letteratura condotta da due ricercatori italiani – David Della Morte Canosci, professore di Medicina interna all’Università di Tor Vergata e di neurologia a Miami, e Francesca Pacifici, docente di Scienze della nutrizione presso l’Università San Raffaele di Roma – recentemente pubblicata su Neural Regeneration Research.
Cosa sono le sirtuine e i geni SIRT?
I sette geni SIRTFamiglia di 7 geni importanti per la regolazione dei processi metabolici della cellula, in particolare responsabili della sopravvivenza della stessa in particolari condizioni di rischio (basse temperature, stress fisico e mancanza di cibo). Detti anche Geni della Longevità. che codificano per le sirtuine nei mammiferi (esseri umani compresi) sono tra i geni più conservati nel corso dell’evoluzione, indice del loro ruolo nel regolare funzioni fondamentali per la sopravvivenza di cellule e organismi, come la respirazione e il metabolismo cellulari, la morte programmata della cellule (apoptosi) e l’infiammazione. Come abbiamo spiegato spesso sul nostro sito, i geni SIRT sono anche alla base dei meccanismi che regolano i processi alla base dell’invecchiamento.
Dal punto di vista chimico, le sirtuine sono enzimi iston-deacetilasi NAD+ dipendenti. La più studiata è la sirtuina 1, la cui espressione può essere regolata (tra i vari modi) dalla restrizione calorica e dall’attività fisica, ed ha un noto effetto anti-invecchiamento. Semplificando molto: Sirt 1 agisce riducendo l’infiammazione di basso grado e bilanciando lo stress ossidativo; Sirt 2 controlla il ciclo cellulare; Sirt 3, Sirt 4 e Sirt 5 sono implicate nelle vie metaboliche dei mitocondri (le centrali energetiche delle cellule); Sirt 6 entra nella regolazione della stabilità genomica e nei meccanismi di riparazione del Dna; Sirt 7 è l’unica localizzata nel nucleo delle cellule ed è coinvolta nel processo di trascrizione del Dna.
i geni SIRT sono alla base dei meccanismi che regolano i processi alla base dell’invecchiamento
Sirtuine e neurodegenerazione
Come riporta sempre la revisione dei due ricercatori italiani, è stato osservato che le sirtuine mitocondriali possono avere effetti neuroprotettivi contro la malattia di Parkinson regolando, tra le altre cose, la neuroinfiammazione e l’autofagiaL'autofagia cellulare o autofagocitosi è un meccanismo cellulare di rimozione selettiva di componenti di cellule vecchie o danneggiate, che ne permette la degradazione e il riciclo dei componenti recuperati per costruire nuove proteine. Il suo corretto funzionamento ha impatto sostanziali sulla riduzione dell'infiammazione organica latente e sull'insorgenza di patologie croniche e tumorali., il sistema attraverso il quale le cellule “riciclano” le loro componenti inutilizzate e gli scarti potenzialmente dannosi (la scoperta del meccanismo dell’autofagia è valsa il premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia a Yoshinori Ohsumi nel 2016). Anche la Sirt 1 entra in gioco, perché è stato osservato che può ridurre l’aggregazione anomala di alfa-sinucleina, una proteina implicata nella malattia, che interferisce con la comunicazione tra neuroni e ne causa la degenerazione. Sirt 6, inoltre, ha mostrato un possibile ruolo preventivo soprattutto nei confronti dell’Alzheimer.
Quali sono i micronutrienti che attivano le sirtuine?
Attualmente sono in studio diversi prodotti nutraceutici e farmaceutici per attivare le sirtuine. Quello indagato dai due autori della review – Della Morte Canosci e Pacifici – si basa sull’effetto del resveratroloPrincipio attivo di origine naturale con riconosciute capacità antiossidante (polifenolo stilbene). Si trova in piante come la vite ed in frutti come cacao e more., uno dei più potenti attivatori naturali della Sirt 1. Questa molecola si trova in numerosi alimenti, ma ha una bassa biodisponibilità; per questo – come hanno fatto i due ricercatori – si ricorre ad altre molecole naturali, precursori del resveratrolo, come la polidatina e lo pterostilbene. I due scienziati hanno messo a punto una nuova formulazione brevettata basata su polidatina, pterostilbene, honokiol (un polifenolo ottenuto dalle piante del genere Magnolia) e acido ellagico (un antiossidante sempre di origine vegetale) insieme a zinco, selenio e cromo, che stanno testando in modelli in vitro (ossia su cellule) della malattia di Parkinson.
Sono in studio diversi prodotti nutraceutici e farmaceutici per attivare le sirtuine
I nutraceutici SoLongevity
Anche la ricerca SoLongevity ha messo a punto nutraceutici basati sui precursori ad alta biodisponibilità di importanti molecole pro-longevità, come la polidatina e l’N-acetilcisteina (NAC) (precursore del glutatione), la cui formulazione è stata studiata per stimolare le sirtuine e bilanciare lo stress ossidativo. Tra le formulazioni brevettate vi sono GluRes e GluReNAD: quest’ultimo è anche un NAD+ booster in grado di stimolare la produzione endogena di NAD+ e mimare la restrizione calorica. Per saperne di più, è possibile visitare la sezione del sito SoLongevity dedicata alla nutraceutica.