L’orologio biologico è uno dei meccanismi fisiologici più percepiti. Risente del nostro stile di vita e dei processi di invecchiamento. Un sistema ancestrale che governa il ritmo del nostro corpo e che occorre conoscere e rispettare

L’orologio biologico è uno dei meccanismi fisiologici più percepiti. Risente del nostro stile di vita e dei processi di invecchiamento. Un sistema ancestrale che governa il ritmo del nostro corpo e che occorre conoscere e rispettare
Bastano 15 minuti di attività fisica intensa per migliorare la memoria procedurale. Lo studio, pubblicato su Scientific Reports, offre nuovi spunti per lo sviluppo di strategie per la prevenzione delle malattie neurodegenerative
Una nutrizione pro-longevità richiede una azione mirata sui processi metabolici. Conosciamone i meccanismi di azione per una strategia nutrizionale efficace ed utile ad una longevità in piena salute
La ricerca Solongevity per comprendere l’azione del COVID in presenza di processi d’invecchiamento organico compie un notevole passo in avanti
Comprendere il metabolismo per nutrirsi in modo consapevole al fine di costruire una vita longeva e sana.
Possiamo quindi dire che l’età del nostro cervello è una combinazione di struttura e di funzioni, ovvero detto in parole più semplici, della qualità e quantità di neuroni, sinapsi e corteccia celebrale (struttura) e di come questi lavorano assieme per produrre un risultato (funzioni)
Sono una miriade: dalla dash alla mindful, passando per la mediterranea. Ecco un piccolo vademecum dei diversi tipi di alimentazione per mantenersi in salute
La ricerca di Solongevity Research, pubblicata dalla rivista scientifica internazionale Frontiers in Immunology, affronta il tema delle interazioni fra il SARS-CoV-2 e gli altri coronavirus stagionali, interazioni immunologiche che possono spiegare il decorso clinico grave di alcuni pazienti e l’andamento stagionale.
Servendosi dell’intelligenza artificiale e dell’Eeg eseguito nel sonno, un team di ricercatori ha sviluppato un nuovo test in grado di stimare l’età biologica del cervello e predire il rischio di demenza
Uno studio dell’Università dell’Illinois suggerisce che il calo nelle performance cognitive nelle donne in post-menopausa dipenda da una minore attività dei mitocondri, le “centrali energetiche” della cellula
Tra i 30 e i 60 anni si perdono circa 7,5 Kg di massa muscolare in favore della massa grassa. È un fenomeno fisiologico legato all’invecchiamento, che può diventare patologico. In questo caso si parla di sarcopenia. Il declino muscolare, però, può essere prevenuto
La perdita di capacità cognitive è legata a cambiamenti neurobiologici, ma è possibile misurare questo processo e intervenire per rallentarlo. E persino per recuperare le funzionalità
Nel corso della vita i danni al DNA si accumulano e le estremità dei cromosomi si accorciano. E tutto questo ha molto a che fare con l’invecchiamento
Invecchiando il sistema immunitario va incontro ad alterazioni e diventa meno efficiente. Ecco come processi quali immunosenescenza e inflammaging lo condizionano, esponendoci a maggior rischio di infezioni da parte di patogeni come il nuovo coronavirus SARS-CoV-2
Gli anziani sono più suscettibili alle infezioni come quella da coronavirus SARS-CoV-2 a causa di fenomeni come l’immunosenescenza e l’inflammaging. Alla loro origine però ci sono alterazioni epigenetiche che possiamo influenzare attraverso il nostro stile di vita
Si stima che l’essere umano abbia la capacità intrinseca di vivere oltre 115 anni. Ma quanto vivremo, e come, non dipende solo dai geni. Gli studi di epigenetica hanno dimostrato che esistono meccanismi in grado di riparare i danni del DNA e aumentare la longevità
Si chiama microbiota l’insieme degli organismi che vivono nel nostro intestino. Oggi sappiamo che sono importanti per la salute e che hanno un ruolo anche nel processo di invecchiamento. che sono importanti per la salute.
Sì, man mano che l’età avanza le reazioni che avvengono nell’organismo diventano meno efficienti. Ma attraverso piccoli interventi su alimentazione e attività fisica è possibile stimolarlo, frenando il processo di invecchiamento e riducendo il rischio di malattie
Il ruolo del DNA nel modo in cui invecchiamo si è ridimensionato negli ultimi anni. Molto, infatti, dipende dall’epigenetica. Ecco di cosa si tratta e cos’è l’invecchiamento epigenetico
È noto come inflammaging: uno di stato di infiammazione di bassa intensità ma cronico, che danneggia l’organismo. Gli studi hanno dimostrato che ha un ruolo importante nella comparsa di patologie associate all’invecchiamento e nella fragilità delle persone anziane
Si chiamano SIRT e sono definiti i “geni della longevità”. A loro si deve la produzione delle sirtuine, proteine fondamentali che permettono alle cellule – e a noi – di vivere più a lungo. Gli scienziati hanno cominciato a comprendere come farle funzionare al meglio
L’età, che dipende dalla data di nascita, non coincide necessariamente con il reale invecchiamento del nostro organismo, cioè l’età biologica. Questa può essere misurata con il Biological Age Score, rallentata e a volte recuperata, senza ricorrere a farmaci.
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